Ardea, arrivano i clandestini la popolazione in rivolta

(di LUIGI CENTORE) – Ardea, Tor San Lorenzo in rivolta contro il prossimo arrivo di oltre 60 clandestini che verranno ospitati presso l’ex Hotel “Le Palme” oggi “Parco degli Ulivi” proprietà di un noto avvocato di zona. Il primo a dare la notizia il candidato a sindaco Luca Fanco, che critica duramente la scelta e dice: “se risultasse veritiera quanto sta avvenendo ad Ardea in merito all’accoglienza di 60 clandestini ufficiali come primo gruppo per poi arrivare ad oltre 200 clandestini (e sarà questo il numero finale?) che giornalmente sbarcano sulle nostre coste come se fosse un’occupazione di uno Stato libero, democratico e con proprie tradizioni. Questi stranieri giungeranno a Tor San Lorenzo e verranno ospitati a spese della collettività nazionale nella struttura alberghiera ex “Le Palme” in largo della Rotonda oggi ribattezzata “Parco degli ulivi”.

La popolazione è furibonda e già si sta organizzando per scongiurarne l’arrivo ormai certo dei clandestini. Non solo Fanco ritiene che Roma non può e non deve portare ad Ardea clandestini anche perché siamo pieni basti pensare quanti stranieri extracomunitari di cui molti senza fissa dimora molti dei quali sconosciuti alle forze dell’ordine vivono nei 706 ettari delle Salzare in manufatti abusivi e con ordine di demolizione, o nel complesso immobiliare delle Salzare e per di più in condizioni igienico sanitarie da quarto mondo”. A fianco fa sponda un’altra candidata a sindaco quale Monica Fasoli che scrive: “Siamo venuti a conoscenza che il Commissario Prefettizio Dott. Antonio Tedeschi ha siglato l’autorizzazione per l’insediamento di circa 60 immigrati nell’ ex Hotel “le Palme” che si trova in Viale Marino proprio nel centro di Tor San Lorenzo. Per Ardea è la morte turistica, commerciale, edilizia ma soprattutto considerata la situazione attuale di criminalità locale, questo non aggiunge altro che poca sicurezza del territorio. Forse il commissario Tedeschi non ha considerato che per la vastità territoriale Ardea è sotto organico di forze dell’ordine, quindi questa decisione scellerata comporterebbe ulteriori problemi alla comunità di Ardea. E questo a ridosso della stagione balneare creerebbe non pochi problemi alla poche attività rimasta a causa della poca attenzione delle passate amministrazioni. Insomma il danno sarebbe enorme per cui non possiamo stare fermi!”. La Fasoli invita alla mobilitazione tutti i cittadini, movimenti e le associazioni e tutti i candidati sindaci fin da subito ricordando come Ardea è allo sbando più completo! Prostituzione, droga, immigrati sono già al limite!!! Tutti insieme non dobbiamo permetterlo!!

La Fasoli chiede al Prefetto e al commissario prefettizio di chiarire se questi signori hanno asilo politico o sono clandestini o peggio ancora come li chiama una parte di popolazione “invasori”. Abbiamo sentito una nonna che abita nel complesso delle case popolari a meno di un centinaio di metri dall’Hotel e ci dice: “Qui a Tor San Lorenzo come in tante zone di Ardea ci sono ancora italiani al limite della sopravvivenza, occupano gli scantinati freddi, bui, umidi delle case popolari vivendo tra i topi e si permettono di alloggiare in hotel a spese nostre degli stranieri. Il candidato a sindaco Massimiliano Giordani pronto ad organizzare la protesta con quanti ancora vogliono scongiurare questo disastro, senza guardare i colori politici, e chiede al commissario se come è accaduto in passato il manufatto è totalmente conforme ai requisiti urbanistici ovvero se è totalmente tutto in regola. Giordani ricorda che contro l’invasione o l’accoglienza incontrollata proprio il presidente di “fratelli d’Italia” Giorgia Meloni si è sempre opposta. Giordani prosegue, chiedendosi se il candidato a sindaco nel cui cartello raccoglie liste di fuoriusciti del centrodestra e fuoriusciti dal Pd, è andato a vedere dove è situato l’hotel “Parco degli ulivi” che dovrà accogliere i clandestini. Fanco ricorda che spesso con i clandestini possono infiltrarsi cellule dormienti di terroristi islamici, e poi basti guardare chi nel proprio cartello ha candidati legati a cooperative sociali o Onlus. La candidata a sindaco Alessandra Cantore, ritiene che è inaudito voler far giungere ad Ardea altri clandestini, in un paese dove non c’è controllo, non c’è sicurezza dove le forze di polizia sono insufficienti e sotto organico, dove ci sono già migliaia di extracomunitari e con l’estate ne arriveranno altri come i “vu cumprà” che invaderanno le case disabitate, le aree della macchia mediterranea e gli scantinati del complesso immobiliare delle Salsare.

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