ARDEA, il Comitato di Quartiere di Colle Romito dice la sua

ARDEA (www.lavocediardea.altervista.org) – Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato di Quartiere di Colle Romito. Ecco il testo.

IL SINDACO RISPETTA LE SENTENZE DEL TAR E DEL CONSIGLIO DI STATO?
Abbiamo letto e riletto la comunicazione del Sindaco di Ardea apparsa sui giornali il 2 settembre 2016 per capire, se possibile, il senso delle affermazioni del Sig. Sindaco di Ardea e non possiamo esimerci dal commentare la notizia.
Da quanto abbiamo letto sembra che il Sindaco di Ardea si sia svegliato da un lungo sonno e solo durante o dopo l’Assemblea Generale dei Soci del Consorzio Colle Romito si sia reso conto dove si trovava.
Facciamo una brevissima cronistoria dei rapporti con l’Amministrazione Consortile e il Sindaco di Ardea.
I Consorzi Stradali Obbligatori (di cui Colle Romito ne fa parte), istituiti dal Prefetto, devono essere supervisionati dal Sindaco del Comune di appartenenza, sia nelle azioni che nell’emissione dei ruoli per il pagamento delle quote consortili; il ruolo Istituzionale è stato sempre disatteso dal Sindaco, tant’è che il Vice Prefetto di Roma il 10 maggio 2016 ha scritto al Sindaco chiedendo quali fossero le azioni volte a regolarizzare i rapporti tra Consorzio e Comune.
Breve cronistoria della querelle-farsa sui rifiuti tra Comune ed amministrazione consortile
Ordinanza del Sindaco nr. 8 del 10.02.2016 con la quale veniva disposta la sospensione dell’utilizzo delle piazzole e la loro pulizia; avverso tale disposizione il Consorzio propone ricorso al T.A.R. del Lazio.
Il 14/04/2016 il T.A.R. si pronuncia, in via provvisoria, ingiungendo al Consorzio “la rimozione di tutti i rifiuti giacenti presso le piazzole presenti nel territorio consortile e qualora il Consorzio non provvedesse, tale operazione la farà il Comune addebitando le relative spese”. La trattazione collegiale è rimandata in Camera di Consiglio il giorno 11.05.2016.
Con prot nr 23368 del 06.05.2016, l’arch. Paolo Terribili “diffida il Consorzio al conferimento non autorizzato di rifiuti presso le aree del territorio del Consorzio di Colle Romito”.
Il giorno 11.05.2016 il T.A.R. del Lazio si pronuncia definitivamente, respingendo il ricorso proposto dal Consorzio di Colle Romito.
Il Consorzio di Colle Romito propone ricorso al Consiglio di Stato che respinge con sentenza pubblicata il 31.08.2016.
Nel frattempo, senza rispettare tutti gli atti intanto intervenuti, l’Arch. Terribili, Dirigente Area IV Servizio Ambiente, con prot. 37500 del 26.07.2016 e l’Assessore all’Ambiente autorizzano il Consorzio a riaprire alcune piazzole, oggetto della sentenza del T.A.R.. Allo stesso tempo gli stessi autorizzano una discarica a cielo aperto, su un’area privata antistante la sede consortile per il conferimento di rifiuti di ogni genere, in attesa che l’Igiene Urbana ne disponga la raccolta. Questa “bella pensata” costringerà i cittadini adiacenti l’area adibita a discarica a subire i miasmi esalati da sostanze organiche in decomposizione sprigionati dai rifiuti (reazione accelerata dalle temperature dei mesi estivi). Alla “bella pensata” vanno inoltre aggiunti 5 enormi container, posizionati a 30 metri da detta area, nei quali vengono depositati tutti i rifiuti di giardinaggio raccolti dalla ditta incaricata dall’amministrazione consortile, rendendo cosi’ invivibile questa zona infestata da topi, mosche, vespe e zanzare. I cittadini a ridosso sono stati costretti (e lo sono tuttora) a barricare porte e finestre per evitare l’aggressione degli insetti ed evitare il male odore.
É così che il Sig. Sindaco garantisce la salute dei suoi cittadini? Vedi dichiarazione nell’articolo anzidetto.
In tutto questo il Sindaco dov’era, perché adesso dice che rispetta le sentenze? Non sa cosa fanno e cosa dispongono il Dirigente Area IV Servizio Ambiente e l’Assessore all’Ambiente?
Ed ancora, i dossi rallentatori costruiti (Nr. 25) sulle vie principali del comprensorio, dichiarati non conformi al Codice della Strada dallo stesso Comune di Ardea che ne ha disposto la rimozione (adeguamento); ad oggi sono esattamente tali e quali come costruiti più di 7 anni fa, nel marzo 2009, nonostante il ricorso al T.A.R. dell’amministrazione consortile sia stato respinto. Il Sindaco sa di ciò? E se non lo sa è ancora più grave.
Ed ancora, il manufatto posto all’ingresso del comprensorio, dichiarato fuori legge dal Comune di Ardea che ne ha ordinato la demolizione, è ancora installato ed operativo. Il Sindaco sa di ciò? E se non lo sa è ancora più grave.
Perché il Sig. Sindaco si sveglia solo adesso, forse perché è rimasto piccato dall’accoglienza riservatagli dal presidente pro tempore del Consorzio? Cosa si aspettava? Non sarà una reazione alla mancata autorevolezza e credibilità del Sig. Sindaco?
A questo punto dobbiamo dedurre, contrariamente a quanto asserisce il Sig. Sindaco, che il comprensorio Colle Romito non fa parte del Comune, ma è, invece, un territorio a se stante, amministrato con leggi, norme
e procedure non allineate con l’Italia e il Comune di Ardea, come se fosse un territorio extra-nazionale ed extra-comunale.
Provocatoriamente diciamo che in tal caso i cittadini sono legittimati a non corrispondere più le tasse ed i balzelli al Comune di Ardea.
Auspichiamo che finalmente il Comune faccia il suo dovere, applichi le leggi e le faccia rispettare; il consorzio faccia quanto previsto dallo statuto e non pretenda di sostituirsi alle Istituzioni.
Il tutto nell’interesse dei Consorziati.
Sarebbe auspicabile ed interessante poter leggere le risposte del Sindaco sul Vostro sito.
Il Direttivo del Comitato di Quartiere di Colle Romito