Disabili ad Ardea. Un’odissea andare in Municipio

Ardea e disabili - Disabile mentre scende le scale del municipio
Disabile mentre scende le scale del municipio

ARDEA (www.lavocediardea.altervista.org) (di LUIGI CENTORE) – Ardea, ancora disinteresse per i disabili. Dopo anni di segnalazioni da parte dei disabili e loro parenti, ancora non è stato riparato nei locali comunali di Tor San Lorenzo, l’ascensore dell’ufficio commercio e tributi. Nei giorni di ricevimento sono tante le persone disabili e anziani, che a fatica riescono a scalare il primo piano degli uffici dove lo stesso comune paga un lauto affitto.

Incredibile, il primo piano del manufatto di cui il comune detiene parte della proprietà, non ha alcun abbattimento delle barriere architettoniche, mentre nell’altra metà dove il comune paga un lauto affitto l’ascensore è rotto da anni in quanto il proprietario non si cura di ripararla, pur avendo lo stesso, l’uso del piano superiore, insomma uffici comunali in uno stabile dove dalle stesse scale può accedere anche un privato. C’è chi dice che è un problema di corrente, un problema che nei primi anni in cui si trasferirono in quei locali gli uffici comunali l’ascensore funzionava, dopo qualche anno il montacarichi si è fermato con il beneplacito di tutti, dirigenti comunali, sindaco, assessori al commercio e finanze, ed ovviamente del proprietario.

Spesso capita che qualche persona anziana non potendo prendere l’ascensore ritorna a casa infastidita da tanto disservizio. Ieri pomeriggio giorno di apertura al pubblico, un anziano signore che si reggeva con delle stampelle, non ha potuto raggiungere l’ufficio commercio (locale di proprietà comunale). Quindi ha pensato bene insieme al suo accompagnatore, di fare il giro del fabbricato e prendere l’ascensore dell’ufficio tributi, per poi attraversando l’ufficio tributi accedere all’ufficio commercio, malgrado lo stesso funzionario come riferiscono gli impiegati ha dato disposizione di non far accedere estranei all’ufficio commercio attraversando l’ufficio tributi.

Calpestati i diritti dei disabili

Il disabile, una volta recatosi davanti l’ascensore ha trovato l’amara sorpresa di vedere che ascensore non funzionava ed amareggiato ed umiliato, si è fatto riportare a casa. Stessa cosa per la sede del municipio in Piazza Garibaldi, dove spesso si celebrano i matrimoni (vedi foto) dove giorni fa un invitato alle nozze per salire le scale esterne del comune e le due rampe interne per accedere alla stanza del sindaco ed assistere all’evento nuziale si è dovuto servire del buon cuore di altri invitati.

Ovviamente, la nuova sala consiliare di recente costruzione, non è di meno, in anch’essa non viene rispettato l’abbattimento delle barriere architettoniche, fatto questo che non viene notato da nessun consigliere non avendo handicap motori. Fin qui le responsabilità dei politici e dirigenti, insensibili ai problemi dei diversamente abili sono palesi. Soltanto che alcuni parenti di questi disabili, si chiedono: dove sono quelle associazioni Onlus che per statuto dovrebbero reclamare affinché venga rispettata ad Ardea l’accessibilità, che si fonda sulla Costituzione.

La normativa che disciplina l’accessibilità e l’abbattimento delle barriere architettoniche è la Legge 9 gennaio 1989, n.13  con le successive modifiche ed integrazioni, la quale stabilisce i termini e le modalità in cui deve essere garantita l’accessibilità ai vari ambienti, con particolare attenzione ai luoghi pubblici. Purtroppo ritengono i disabili ad Ardea i nostri diritti  per le associazioni ma soprattutto per i politici, sono un optional, un problema di cui si ricordano soltanto in campagna elettorale. – Luigi Centore