Ardea – Turbolenze in consiglio comunale. Rissa sfiorata

clima incandescente ad Ardea(lavocediardea.altervista.org) di Luigi Centore – Ardea. Durante il consiglio comunale del 21 settembre e oggi, 22 settembre, durante la riunione della commissione trasparenza presieduta dal Luca Fanco si è sfiorata la rissa. Oggi addirittura il consigliere grillino come riferiscono i presenti ha abbandonato la seduta per contrastare verbalmente la divergenza di pensiero con due cittadini che erano in aula consiliare per assistere alla seduta.

Durante la discussione riferisce uno dei cittadini che il consigliere grillino Sandro Caratelli avrebbe invano cercato di dare un calcio a quello più magro, di lì il passo per il corpo a corpo è stato breve. Subito sono intervenuti i presenti per evitare la peggio e ancor fulminei sono giunti due marescialli ed un corpulento appuntato dei carabinieri della tenenza di Ardea che però non hanno potuto agire in quanto già aveva provveduto il comandante della municipale col. Giuseppe Sciaudone.

La riunione è ripresa senza tranquillamente. Già ieri dai banchi del semicerchio il consigliere Grillino è venuto a diverbio con un altro cittadino durante il consiglio comunale, ammonito subito dal presidente del consiglio. Purtroppo si è creato nelle riunioni ufficiali un clima di turbolenza mai vista prima, una turbolenza come ritengono tanti e tanti cittadini questo astio che si è creato con i nuovi politici sembra  causato da quello che viene definito un comportamento arrogante, di prepotenza al limite del pensiero del Marchese del Grillo “io sono io e voi ………..” che tengono certi politici.  Non sembra che la cosa finirà con denunce anche perché nel M5S indagati o rinviati a giudizio perderebbero Punteggio.

Il commento de La sinistra che vogliamo – Ardea

Sulla vicenda si registra la presa di posizione de La sinistra che vogliamo – Ardea sulla propria pagina Facebook: “In merito ai fatti accaduti, per altro due giorni di fila, in cui un consigliere di maggioranza cede a istinti aggressivi verso il dissenso cittadino, riteniamo doveroso prendere una posizione di dura denuncia pubblica. L’aggressione ai danni di un cittadino, per altro nostro sostenitore ci obbliga a ritenerci tutti in stato di pericolo. Ci dica il sindaco quale spazio di agibilità politica intende concedere alle minoranze o se si sceglie la via dell’inciviltà. A noi basta sapere se i cittadini saranno obbligati a recarsi ai consigli comunali o alle commissione in un un’atmosfera da guerriglia, stabilite queste regole siamo pronti ad adeguarci. Ci aspettiamo pertanto che il sindaco, il presidente del consiglio, diano un segno di chiaro dissenso a questi metodi, intervenendo in modo chiaro e inequivocabile alla condanna di certi comportamenti, adottando soluzioni nei confronti del consigliere in questione, quali imporre le sue dimissioni,anche nel rispetto delle persone che da sempre perseguono la partecipazione democratica alla vita sociale e politica della città”.

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