FMI e Banca Mondiale unite per promuovere un sistema bancario collaterale?

La finanza è l’arte di far passare i soldi di mano in mano, finché non spariscono
Robert W. Sarnoff 

banconote, bache ombra, fmi(lavocediardea.altervista.org – di Fosca Colli) – Come La voce di Ardea, siamo sempre più dell’avviso che tanto il Fondo Monetario Internazionale quanto la Banca Mondiale vogliono promuovere un sistema bancario collaterale. Infatti, non si può non intravvedere i fini ultimi che queste due importanti istituzioni sembrano avere.

D’altra parte, questa nostra sensazione, ovvero quella che si stia facendo di tutto per agevolare la creazione di banche ombra, è ampiamente supportato da molti e famosi economisti a livello internazionale. Di conseguenza, si sta andando a diffondere una netta sensazione che vi siano molteplici sforzi, da parte di queste due istituzioni, nell’andare a sviluppare una strategia volta a privilegiare gli investimenti privati ​​nel finanziamento dello sviluppo.

È indubbio che sia i banchieri centrali e sia i politici, debbono, ancora oggi, far fronte ad una crisi finanziaria globale. Tuttavia, è altrettanto vero che sembra che non si sia appresso molto da tutto ciò. Pur concordando che sia stato fatto molto per regolamentare le banche e proteggere i contribuenti da rischiose incursioni è, d’altra parte, anche vero che non si sia fatto abbastanza per regolamentare il sistema bancario ombra.

In poche parole, appare esservi un frammentario panorama. Da una parte le banche centrali chiedono più poteri per gestire i rischi sistemici generati nell’ombra del sistema bancario, mentre, dall’altra, i politici si preoccupano del rischio morale indotto dai futuri salvataggi delle banche ombra paragonabili a quello della Lehman Brothers Holdings.

Perciò siamo particolarmente preoccupati per il fatto che istituzioni internazionali come il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale, appaiano essere propense a promuovere energicamente le attività bancarie ombra. Qui, e non è affatto da dimenticare, sono in gioco grandi interessi, visto che attraverso questo sistema, si permette una circolazione non controllata di capitali, di forme di finanziamento, il tutto utilizzando enti creditizi “alternativi”.

Per chiarire ulteriormente, si tratta di effettuare una raccolta di fondi aggirando sia i limiti e sia le restrizioni che sono dettati dalla vigilanza bancaria. Si parla, per la cronaca, di cifre importanti.

Certamente, un programma attraverso cui andare a massimizzare un finanziamento, ad esempio, per promuovere uno sviluppo sostenibile attraverso questo sistema, rende famelici molti investitori. Appare, perciò, urgente elaborare una corretta strategia tramite la quale si possa contrastare in modo efficace la strategia che stanno mettendo in atto le banche ombra.

In conclusione, il rischio è che si vadano a creare nuove opportunità di investimento in infrastrutture, per fornire acqua, per far crescere il sistema sanitario e far sviluppare l’istruzione nei paesi poveri, per esempio, progetti, quindi, che sono capaci di attirare migliaia di miliardi di investitori istituzionali in tutto il mondo, che sostanzialmente vengano ad essere gestiti e utilizzati dal sistema bancario ombra.