Ardea, Guardie Ambientali vigili sulla coltivazione delle fave

I controlli hanno interessato l’area della Castagnola e zona Strampelli ma procederanno anche in altri quartieri del territorio in questi giorni.

I cittadini dediti alla coltivazione di tale legume sono stati invitati all’immediata rimozione e distruzione per evitare di incorrere in sanzioni amministrative. “Il servizio di informazione e controllo sulle coltivazioni di fave– dichiara Giovanni Tardi dall’Ufficio Legale delle Guardie Ambientali- rientra in quei servizi organizzati in collaborazione con la Polizia Locale per la tutela della salute di quelle persone affette da favismo. La campagna di controlli non ha avuto solo come scopo quello di individuare le eventuali coltivazioni poste in violazione dell’Ordinanza n 33/2012 ma anche quello di spiegare ai coltivatori, in un’ottica di comprensione della norma, il rischio che possono rappresentare per quei soggetti, presenti sul nostro territorio, affetti da favismo.”

Si ricorda che è vietata la coltivazione di fave nei centri abitati e nel raggio di 300 mt da luoghi frequentati dal pubblico come chiese, scuole, caserme, edifici comunali, farmacie ecc. I controlli proseguiranno nei prossimi giorni.

Purtroppo ad Ardea tanti sono i bambini affetti da questa malattia. I divieti di piantare fave sono intorno ai locali pubblici come scuole, chiese, edifici pubblici in genere e lungo alcune strade. Ne è vietata la vendita nelle attività commerciali se non imbustate con chiusura ermetica.  La malattia Come riportata in alcuni siti internet, si manifesta in modo improvviso, 12-48 ore dopo l’assunzione di fave fresche (o degli altri alimenti o medicinali summenzionati): il bambino diventa di colorito giallo intenso su fondo pallido. Nei casi gravi, circa la metà dei globuli rossi viene distrutta; la cute e le mucose diventano allora intensamente pallide, oltre che itteriche, le urine ipercolorate, e compaiono i segni di un collasso cardiocircolatorio. 

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