Ardea – La disperazione del Comitato di Quartiere di Nuova California

(lavocediardea.altervista.org – di Fosca Colli) –  ARDEA – Lettera del Comitato di Quartiere di Nuova California – Tor San Lorenzo, ad Ardea con richiesta di aiuto inviata a tutte le istituzioni che  racconta le condizioni di vita dei cittadini di Ardea, e in particolare dei quartieri di Nuova California e Tor San Lorenzo.

Disperazione, senso di abbandono, paura e scarsa percezione della sicurezza. Questo è quanto percepisce la gran parte dei cittadini di Ardea e in particolar modo quelli che vivono a Tor San Lorenzo. Scrivo alle S.S.V.V. perché nonostante l’avvicendarsi delle varie amministrazioni locali, noi cittadini non abbiamo ancora quelle garanzie e quell’attenzione che meritiamo. Mi permetto di presentarmi, mi chiamo Piero D’Angeli, sono il Presidente del Comitato di Quartiere di Nuova California – Tor San Lorenzo e referente di zona per l’Associazione Controllo di Vicinato. Ardea è un comune con più di 50.000 abitanti alle porte di Roma. Nell’ultimo decennio sia Tor San Lorenzo che comprende anche la zona di Nuova California (due frazioni del comune di Ardea) hanno subito un notevole aumento demografico e solo in queste due zone, ad oggi Aggiungi un appuntamento per oggi, risiedono più di ventimila famiglie. Ho deciso di scrivervi di nuovo per sensibilizzarvi circa annose questioni che minano la sicurezza ed il quieto vivere della nostra comunità. Il nostro paese versa in condizioni pietose.

Furti all’ordine del giorno anche nelle ore diurne oramai in abitazioni e negozi come se fosse diventato tutto normale. A dare forza a queste parole sono proprio i fatti accaduti negli ultimi due mesi: una donna è stata aggredita e derubata di borsa e auto davanti casa sua in via Tanaro alle 8 del mattino, un supermercato di Tor San Lorenzo è stato rapinato a mano armata per l’ennesima volta, una coppia è stata aggredita e malmenata sul lungomare degli Ardeatini, un 23enne è stato accoltellato fuori ad un locale di Tor San Lorenzo, si è verificato un tentato furto all’ufficio postale di Piazza del Popolo con i ladri messi in fuga che però hanno danneggiato la porta di ingresso, un’attività commerciale del territorio è stata derubata durante la notte e notizia di qualche giorno fa che la Guardia di Finanza ha eseguito due arresti in seguito al rinvenimento di una piantagione di marijuana in via Strampelli. Tutti questi episodi si sono verificati nel lasso di tempo che va dal 27 luglio 2018 al 3 settembre 2018. Tante altre cose analoghe si sono verificate anche nei mesi precedenti, vi lasciamo immaginare il nostro stato d’animo.

La nostra città si estende sul lungomare pontino, ma non è stata mai valorizzata, non esiste turismo, non ci sono strutture ricettive adeguate, è carente dei servizi principali (scuole fatiscenti ed insufficienti a garantire a tutti i bambini del territorio un’aula scolastica), strade dissestate, illuminazione pubblica carente o mal funzionante, l’acqua potabile e il gas non raggiungono l’intero territorio comunale,  non esistono palestre o piscine comunali, non abbiamo una biblioteca comunale, (l’unica biblioteca esistente l’abbiamo aperta noi come associazione) un teatro, ne un cinema, c’è il bisogno urgente di avere una scuola superiore, siamo stanchi di vedere i nostri figli fare ginnastica nel cortile della scuola elementare o quando fa freddo nei corridoi perché non esiste una palestra.

Necessitiamo di asilo nido comunali perché non tutte le famiglie possono permettersi rette altissime per mandare i propri figli a scuola, abbiamo bisogno di trasporti efficienti, abbiamo bisogno di luoghi di aggregazione per grandi e piccini, ad oggi Aggiungi un appuntamento per oggi è solo ed esclusivamente un quartiere dormitorio che non da segni di risveglio.

È passata un’altra estate, che avrebbe dovuto essere una manna dal cielo per un paese che vive sul mare ma così non è stato. E’ stata l’ennesima estate immobile, con le solite problematiche che da troppi anni rimangono irrisolte.

Noi cittadini siamo stanchi di tanto immobilismo e incapacità da parte di chi in questi anni ha fatto diventare questa città a 30 km da Roma un vegetale, ed a tutto questo,

negli ultimi anni si è venuto ad aggiungere anche il dramma della mancanza di sicurezza e legalità ed è proprio su questo tema che vogliamo soffermarci e chiediamo la vostra attenzione.

Laddove non c’è controllo e attività sociali è quasi “normale” che si vengano a creare i presupposti per l’illegalità e la delinquenza. Nella nostra città abbiamo ormai vari insediamenti abusivi ed incontrollati di rom ed extracomunitari senza permesso di soggiorno che da anni si sono stabiliti nel nostro territorio e dai quali non ci sentiamo affatto protetti, a questo si aggiunge il grave problema del noto complesso le Salzare che ormai è diventato una discarica a cielo aperto e un rifugio per sbandati e tossici che vivono di espedienti.

I cittadini di Ardea e le molteplici attività commerciali del territorio da anni assistono inermi a soprusi di ogni genere, a spaccio di droga alla luce del sole, a furti subiti in abitazioni o dentro le proprie macchine, e ultimamente siamo “sotto attacco” con continue e ripetute rapine a mano armata nelle varie attività commerciali, senza che nessuno faccia qualcosa, senza che le istituzioni si mettano concretamente al lavoro per arginare questo fenomeno. La Stazione dei Carabinieri di Tor San Lorenzo conta pochi uomini, malgrado l’impegno profuso sono assolutamente insufficienti a garantire anche il minimo controllo sul territorio.

Ardea-Pomezia non ha un commissariato di Polizia, quello più vicino e da cui dipendiamo è quello di Anzio-Nettuno, ma vista la vastità del territorio di competenza le volanti purtroppo arrivano raramente da queste parti. Eppure il numero di abitanti del comune di Ardea avrebbe bisogno di una presenza stabile delle forze dell’ordine, soprattutto se andiamo ad analizzare le numerosissime operazioni portate a compimento dai Carabinieri e dalla Polizia di Stato sul nostro territorio ogni anno. Anche la polizia locale è sottodimensionata rispetto al numero di abitanti e non riesce a coprire tutto il territorio in maniera soddisfacente, a questo va aggiunto che nei mesi scorsi è stato tolto un piccolo distaccamento che era presente a Tor San Lorenzo, insieme all’anagrafe. Servono strutture per gli adolescenti, per provare ad arginare tutti quei fenomeni di devianza giovanile, come il bullismo, l’abuso di alcool e l’uso di sostanze stupefacenti. Qui ad Ardea non abbiamo spazi di aggregazione ne luoghi di ritrovo: in questo modo il senso di comunità e di appartenenza al territorio è pari a zero, si favorisce quindi il fenomeno delinquenziale.

Come Associazione abbiamo in comodato d’uso gratuito l’unico parco giochi comunale che risulta fruibile nel quartiere, che ospita anche dei giochi per persone diversamente abili, ma anche questo è stato più volte vandalizzato (ora è stato chiuso per i pericoli che ci sono al suo interno) togliendo di fatto alle famiglie l’unica area verde a disposizione dei tanti bambini del territorio. Noi crediamo che sia arrivato il momento di dare la priorità al bene comune, di pensare prima di tutto ai gravosi problemi che affliggono questi quartieri e chiediamo soprattutto che le istituzioni tutte siano più vicine ai cittadini e alle realtà associative che, ovviamente, non possono sostituirsi all’amministrazione locale.

Qualche anno fa 1500 persone sono scese in piazza per manifestare il proprio dissenso, oggiAggiungi un appuntamento per oggi lo stesso malumore si sta facendo sentire sempre più insistentemente. È cominciato un ciclo di riunioni tra cittadini e commercianti, l’obiettivo nostro sarà quello di creare una rete per supportarci in vista di una grande mobilitazione popolare prevista per il prossimo 24 novembre, per far arrivare la nostra voce a chi è in grado di ascoltarci e soprattutto di darci risposte concrete. Vi ringraziamo per la pazienza di leggere fin qui il nostro sfogo e ci auguriamo vivamente che possiate interessarvi concretamente di tutto ciò che è stato descritto per portarvi a conoscenza di tutti i mali di una città che non riesce a diventare grande. Altresì chiedo alle S.S.V.V. in indirizzo, la possibilità di incontrare una nostra delegazione per raccontarvi da vicino cosa significa “sopravvivere” ad Ardea.

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