Ardea, A rischio la sede comunale per la CRI dopo un pignoramento del sito

(lavocediardea.altervista.org) di Luigi Centore – A rischio la sede comunale per la CRI dopo un pignoramento del sito  – Dopo anni di inattività della struttura confiscata alla mafia, venerdì 27 gennaio, alle ore 18, si inaugurerà la sede del comitato di Ardea della Croce rossa italiana nella casa confiscata alle mafie. Appartamento sito in  via Bologna 1. All’appuntamento parteciperanno il sindaco Luca Di Fiori, il vice sindaco Lucia Anna Estero, assessori e consiglieri tutti. La stampa e i cittadini sono invitati a partecipare. Oggi si è saputo leggendo atti ufficiali che l’immobile nel quale si vuole far installare gli uffici della C.R.I. sez di Ardea sono stati pignorati e l’atto di pignoramento in   data 10.10.2016 è stato notificato da parte dell’ufficiale  giudiziario Romolo De Donato    nelle mani della responsabile dell’ufficio protocollo del comune di Ardea un atto di pignoramento richiesto dallo studio legale  dall’Avv. Franceschino D’Apice di Ardea a seguito di una sentenza del tribunale civile di Velletri in favore dei due fratelli di Ardea che ne erano   i proprietari e che  vittime di usura lo avevano insieme ad altri beni dovuto cedere ai loro strozzini. Al pignoramento si è arrivati in quanto i due fratelli avevano denunciato per danni le persone che per anni li avevano tenuti sotto “strozzo” per cui i due fratelli hanno dovuto cedere i loro beni. Con la sentenza del tribunale i due fratelli dovrebbero a breve rientrare in possesso di tutti quelli che erano i loro beni compreso immobile sito in via Bologna appartamento  che domani venerdì il sindaco di Ardea e l’amministrazione comunale  vuole dare in uso alla C.R.I. italiana sez di Ardea. Da qui il pignoramento e la sentenza che impone al comune di Ardea e per esso al sindaco Pro Tempore, di non ostacolarne nel modo più assoluto il rientro in possesso del bene, a meno che il comune per tenerselo non rimborsa di poco più di centomila euro tanto quanto è stato stimato l’immobile che si vuole far occupare  all’associazione di Ardea della CRI. Questa sembra una storia simile a quella che portò tempo addietro a togliere la targa stradale di Piazza Franco Califano. Un ex consigliere venuto a conoscenza del fatto ha commentato: “Questa  mi sembra l’amministrazione di “Cimabue” fa una cosa e ne sbaglia due.

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