(La Voce di Ardea – 3 maggio 2021, di Luigi Centore) – ARDEA. Il Senatore Gianfranco Rufa della Lega, come aveva assicurato è risceso ad Ardea per constatare quanto riportato da La Voce di Ardea e dai giornali su nuovi insediamenti di nomadi ad Ardea. Insediamenti che avvengono su terreni di “Uso Civico” pubblico che dovrebbe essere tutelato dagli enti ed istituzioni pubbliche
Invece questo non è avvenuto in passato e non sta avvenendo nel presente, tanto che nella zona dei 706 delle Salzare si sono da qualche settimana insediati nuovi gruppi familiari di nomadi di etnia Sinti provenienti dal più profondo sud. Il Senatore Rufa sensibile a questi problemi dei cittadini tutti, in particolare dei bambini, è stato l’unico deputato della Repubblica già venuto ad Ardea per constatare con mano gli insediamenti e le occupazioni abusive di interi palazzi del tristemente noto complesso Immobiliare delle Salzare, conosciuto anche come il Serpentone del Lungomare degli Ardeatini dove ancora alloggiano in stabili senza alcun servizio e finestre intere famiglie con bambini che tra l’altro non frequentano la scuola d’obbligo.
Nomadi, una situazione scandalosa
Nessun deputato di nessuno schieramento politico è sceso personalmente ad Ardea e si è recato in questi luoghi per vedere come vivono i cittadini al di la che sono nomadi o stanziali, Rufa ricorda che tra l’altro ci sono diversi bambini che vanno tutelati al massimo.
In uno dei giorni di fine della precedente settimana, se pur impegnato attivamente nei lavori parlamentari è velocemente ritornato ad Ardea soltanto per accertarsi di persona di quanto riportato sui vari giornali che con titoli roboanti scrivevano: “Salzare, assordante silenzio sulle occupazioni selvagge” “Sindaco Svegliati!!!!!!!!” un grido di aiuto che viene dai cittadini che vogliono evitare che Ardea per i numerosi insediami su terreni comunali, possa diventare la succursale del campo Rom di Castel Romano. Il senatore con molta cautela e riservatezza si è portato fino nelle vicinanze del nuovo insediamento per meglio rendersi conto. Rufa ci ha detto “rientrando a Roma ne darò comunicazione ai comandi di polizia che da Roma hanno giurisdizione sul territorio di Ardea, e mi attiverò con il prefetto di Roma e se necessario con lo stesso Ministro degli Interni e le autorità di polizia locale per sollecitare ulteriori azioni di controllo, oltre che chiederò al sindaco di Ardea se e quali provvedimenti sta adottando per togliere sul nascere quell’accampamento”.